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Uniti dopo lo scisma, Leone e Carlo pregano insieme – Vaticano News – Ansa.it

    Nella Cappella Sistina si è scritta una pagina di storia: un Papa e un re d’Inghilterra hanno pregato insieme dopo cinque secoli, il momento in cui Enrico VIII decise lo scisma dalla Chiesa di Roma.

    Papa Leone e re Carlo III inaugurano dopo 500 anni una nuova pagina nei rapporti tra cattolici e anglicani. E’ il frutto di un dialogo ecumenico che, anche in mezzo a qualche difficoltà, negli ultimi anni non si è mai fermato.

    E’ stato questo il momento simbolico della visita di Stato di Carlo e Camilla in Vaticano. Un solo giorno all’insegna dell’ecumenismo e dell’ambiente, temi cari alla Santa Sede e alla Corona inglese. Ma anche un momento di confronto sulla pace e sulla povertà, altre questioni al centro dell’attenzione sia del Vaticano che di Buckingham Palace.

    Per approfondire Agenzia ANSA Re Carlo a San Paolo, la basilica simbolo del dialogo cattolici-anglicani – Vaticano News – Ansa.it Nel 1966 Paolo VI e l’arcivescovo Ramsey stabilirono lì il dialogo (ANSA)

    Per Carlo e Camilla la visita in Vaticano, dopo il saluto privato lo scorso 10 aprile a Papa Francesco che era molto malato, è anche una boccata d’ossigeno dagli scandali che ciclicamente investono la famiglia reale, come quello più recente che riguarda Andrea, il fratello del re. Per il Papa è invece l’occasione di stringere ancora di più l’alleanza con gli anglicani perché il dialogo tra le fedi resta un tassello fondamentale nella costruzione di un mondo più pacifico.

    Tra i simboli che resteranno di questa giornate ci sono due piante di orchidee bianche che si sono scambiati in Sala Regia. Ma Carlo e il Papa si scambiano anche altri doni e soprattutto onorificenze: da oggi in poi il re sarà “Royal Confrater” a San Paolo e il Pontefice “Papal Confrater” della Cappella di San Giorgio del Castello di Windsor.

    Resta anche lo scranno a San Paolo realizzato in legno di noce e di acero per l’occasione, ma che resterà fisso in basilica e potrà essere utilizzato da Carlo e dai suoi successori ogni volta che ci sarà una funzione ecumenica nella basilica papale.

     

    I reali sono arrivati in Vaticano intorno alle 11. Il re vestito di blu chiaro, la regina in nero, nel rispetto del protocollo; a lei non spetta infatti il ‘privilegio del bianco’ riservato solo alle regine cattoliche. Carlo si guarda intorno e ammira le bellezze del Palazzo apostolico. Parlando con Leone si autodefinisce “thrilled”, entusiasta, di questa visita.

    A suggellare questo clima di amicizia e cordialità c’è anche la lingua comune, l’inglese, nella quale si svolgono tutti gli incontri, con uno spazio solo per il latino utilizzato per pregare i salmi nella liturgia. Carlo e Camilla sono arrivati a Roma per onorare il Giubileo dei cattolici, come aveva fatto anche la regina Elisabetta nel 2000, e sono entrati nella basilica di San Paolo, nell’evento del pomeriggio, passando attraverso la Porta Santa.

    Ripetendo dunque un gesto, loro anglicani, che milioni di pellegrini cattolici hanno compiuto in questo Anno Santo dedicato alla speranza. Nel momento più ‘politico’ della giornata, l’incontro tra Carlo III e il Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, accompagnato dall’inglese monsignor Paul Richard Gallagher, emergono i temi sui quali continuare il dialogo:

    “Si è avuto uno scambio di valutazioni su alcune tematiche di comune interesse, quali – recita la nota ufficiale della Santa Sede – la tutela dell’ambiente e la lotta alla povertà. Particolare attenzione è stata rivolta all’impegno comune per promuovere la pace e la sicurezza di fronte alle sfide globali. Infine, richiamando la storia della Chiesa nel Regno Unito, non è mancata una riflessione congiunta sulla necessità di continuare a promuovere il dialogo ecumenico”. La giornata dei reali si è chiusa al Collegio Beda: per Carlo un ricevimento, per Camilla l’incontro con le suore della Uisg, impegnate a lenire le sofferenze dei più fragili del mondo, a partire dalle vittime della tratta di esseri umani.

    A San Paolo Carlo su una sedia creata per lui, ‘ascoltare il grido della Terra’

    Re Carlo partecipa alla funzione ecumenica a San Paolo fuori le Mura prendendo posto su uno scranno speciale creato per lui. Lo scranno reca lo stemma di “Sua Maestà”, insieme al motto latino Ut unum sint – “Affinché siano una cosa sola”, una citazione dal capitolo 17 del Vangelo di San Giovanni. Il motto è simile, nel significato, a quello scelto da papa Leone, “In Illo uno unum”, “in Dio, unico, siamo uno”.

    Lo scranno resterà in basilica anche per tutti i futuri sovrani inglesi. Nel corso della funzione si è pregato affinché “i leader delle chiese siano guida per la libertà, la giustizia, la verità” e per la “Terra, la nostra casa comune di cui sentiamo il grido”. 

    La lettura dalla lettera di San Paolo sulla speranza

    La lettura della funzione ecumenica nella Cappella Sistina, con Papa Leone e i sovrani Carlo e Camilla, è tratta dalla Lettera di san Paolo ai Romani e ha al centro la speranza, il tema del Giubileo, motivo di questa visita di Stato dei reali inglesi in Vaticano. Il passo è stato letto da Yvette Cooper, Segretario di Stato per gli affari esteri. La liturgia ha visto l’alternarsi della lingua latina e inglese.

    Re Carlo visita il Collegio Pontificio Beda, ultima tappa a Roma

    Un tè pomeridiano prima di rientrare nel Regno. Re Carlo III nella sua ultima tappa della seconda giornata della visita di Stato a Roma, dopo la visita in Vaticano e alla Basilica di San Paolo, ha partecipato ad un ricevimento presso il Pontificio Collegio Beda.

    Accompagnato dalla regina Camilla è stato ricevuto da monsignore Mark Cassidy, rettore del Pontificio collegio scozzese, da monsignore Marcus Holden, rettore del Pontificio collegio Beda, dal vicecapo della missione dell’ambasciata britannica presso la Santa Sede Anabel Inge e dall’ambasciatore del Regno Unito presso la Santa sede, Christopher Trott, Sua Maestà ha partecipato ad un ricevimento nei giardini del complesso dove ha incontrato diverse personalità religiose fra cui alcuni gruppi di sacerdoti tirocinanti provenienti da tutto il Commonwealth, ma anche cittadini britannici che lavorano in Vaticano, conversando amabilmente con loro mentre teneva una tazza di tè in mano.

    Parallelamente la regina Camilla incontrava alcune religiose. Il re ha poi scoperto una targa commemorativa della sua visita – durata all’incirca una quarantina di minuti -e a conclusione ha annaffiato un albero di arance, piantato in occasione della visita. Il Pontificio Collegio Beda è un seminario per la formazione dei sacerdoti del Commonwealth e la sede temporanea del Pontificio Collegio Scozzese, il seminario per la formazione dei sacerdoti per la Scozia. 

    Pace e ambiente tra i temi del colloquio con i Reali

    Pace, povertà e ambiente sono stati tra i temi della visita di Stato in Vaticano dei sovrani inglesi Carlo e Camilla. Dopo l’incontro con il Papa, re Carlo III ha incontrato il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato.

    “Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, nell’esprimere apprezzamento per i buoni rapporti bilaterali esistenti, si è avuto uno scambio di valutazioni su alcune tematiche di comune interesse, quali – si legge in una nota – la tutela dell’ambiente e la lotta alla povertà. Particolare attenzione è stata rivolta all’impegno comune per promuovere la pace e la sicurezza di fronte alle sfide globali. Infine, richiamando la storia della Chiesa nel Regno Unito, non è mancata una riflessione congiunta sulla necessità di continuare a promuovere il dialogo ecumenico”.

    L’incontro in Vaticano e lo scambio dei doni

    “Welcome”, benvenuto: il Papa ha salutato così re Carlo ricevendolo nel Palazzo apostolico. Il sovrano si è definito “thrilled”, entusiasta. Prima di entrare nella Biblioteca privata, per l’incontro con Leone, il sovrano inglese ha attraversato i corridoi del Palazzo apostolico volgendo spesso lo sguardo ai lati e verso l’alto, visibilmente ammirato dalla bellezza dell’edificio. Prima della preghiera in Sistina, Papa Leone e re Carlo, al termine dell’incontro in Biblioteca, si sono scambiati dei doni. Re Carlo ha donato al Papa una grande fotografia in argento e un’icona di Sant’Edoardo il Confessore. Il Papa invece ha donato al sovrano inglese una riproduzione in scala del mosaico del “Cristo Pantocratore”, nella Cattedrale normanna di Cefalù, in Sicilia. Il mosaico è stato realizzato in Vaticano.

    Per approfondire Agenzia ANSA Re Carlo in Vaticano in blu chiaro, velo scuro per Camilla – People – Ansa.it La regina indossa il velo nero, perle e spilla (ANSA)

     

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