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Trump: ‘Ho cancellato l’incontro con Putin, lo faremo’ – Notizie – Ansa.it

     “Ho cancellato l’incontro con Putin, non saremmo arrivati dove volevo arrivare” Lo ha detto Donald Trump in un bilaterale con il segretario generale della Nato nello Studio Ovale. “Lo incontrerò in futuro”, ha aggiunto.   “Ho pensato che fosse il momento giusto per nuove sanzioni contro la Russia”. “Putin e Zelensky vogliono la pace”, ha ribadito.  “Ci vuole un anno per imparare a usare i Tomahawk. Gli ucraini non possono farlo”. Lo ha detto Donald Trump. “L’unico modo in cui un Tomahawk può essere sparato è se lo spariamo noi e non intendiamo farlo”, ha spiegato Trump parlando nello Studio Ovale col segretario generale della Nato Mark Rutte. 

     La scure delle sanzioni americane si abbatte sulla Russia: l’amministrazione di Donald Trump ha annunciato misure contro i giganti energetici di Mosca Rosneft e Lukoil, puntando il dito contro “il rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso”. Dopo mesi di tentennamenti, voci e indiscrezioni, il tycoon ha detto che “era il momento giusto” di rispondere alle richieste di Kiev e dei suoi alleati occidentali con un pacchetto di sanzioni “tra le più ingenti che abbiamo mai imposto alla Russia”, ha chiarito il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent. Che nel preannunciare la decisione, aveva accusato lo zar di non essere stato “onesto e schietto” con Trump. E ha invitato le nazioni ricche del G7 e altri alleati a “unirsi” agli Usa, mentre si attende per giovedì il sì dell’Ue al 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, dopo che la Slovacchia ha deciso di ritirare il suo veto sbloccando l’iter per l’approvazione.
    L’annuncio delle sanzioni giunge dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso chiaramente il suo allineamento con il tycoon sull’idea di congelare la guerra sulle attuali linee del fronte. Una posizione che meno di un anno fa, era assolutamente “inaccettabile”, per il presidente ucraino. E che allontana ulteriormente da un accordo con Vladimir Putin, deciso a non cedere in merito ai suoi obiettivi della guerra. Tanto che secondo il Wall Street Journal, l’inamovibilità dello zar avrebbe spinto gli Stati Uniti ad autorizzare Kiev ai raid con alcuni missili a lungo raggio per colpire la Russia in profondità, tra cui i britannici Storm Shadow. ‘Fake news’, ha però smentito in serata il presidente americano secondo cui Washington “non ha nulla a che fare con quei missili o con ciò che l’Ucraina ne fa”.
    Intanto, i bimbi infagottati nei loro piccoli giacconi, portati in braccio dai vigili del fuoco fuori da un asilo bombardato nel Kharkiv, tra le macerie, il fumo e i vetri rotti, ne sono l’immagine più chiara – e drammatica – del cortocircuito sul percorso diplomatico: con il vertice di Budapest “cancellato” – parola di Donald Trump – a parlare sono stati infatti 405 droni e 28 missili russi caduti in una sola notte sulle regioni ucraine, compresa la capitale Kiev. Sette i morti – tra cui due bambini – e decine i feriti, per l’ennesima pioggia di fuoco sul Paese invaso che ha portato anche nuovi danni alle infrastrutture e blackout in diversi territori.
    Secondo il sindaco di Kharkiv, 48 bimbi si trovavano nell’asilo al momento dell’attacco e sono stati portati nei rifugi. In serata, il primo cittadino ha parlato di un bilancio di 10 feriti – tra cui una bambina di 5 anni – mentre un dipendente comunale che si trovava all’esterno dell’edificio è morto. “Non c’è e non può esserci alcuna giustificazione per un attacco con drone a un asilo. È evidente che la Russia sta diventando sempre più sfacciata”, ha commentato Zelensky, secondo cui “questi attacchi sono uno schiaffo in faccia della Russia a chiunque insista su una soluzione pacifica”.
    “La Russia non sente abbastanza pressione e prolunga la guerra”, lamenta il presidente ucraino parlando di “banditi e terroristi che possono essere messi al loro posto solo con la forza”. Con questo pensiero in mente, il leader di Kiev è impegnato in un tour europeo mediante il quale spingere i partner a esercitare maggiore pressione sulla Russia per farla scendere a compromessi. A Oslo, prima tappa del suo viaggio, Zelensky ha innanzitutto messo in chiaro che l’Ucraina è pronta ad accettare un congelamento del conflitto. “Trump ha proposto: ‘Rimanete dove siete e iniziate le trattative’. Penso che sia un buon compromesso”, ha detto il leader di Kiev ricevendo il plauso degli alleati tra cui Giorgia Meloni. “Ma non sono sicuro che Putin lo sosterrà”, ha aggiunto il presidente. Che la via della diplomazia abbia incontrato l’ennesimo intoppo è evidente dalle parole dello stesso Trump, che ha messo una pietra tombale sul summit di Budapest perché “non saremmo arrivati dove volevo arrivare”. Ma “lo incontrerò in futuro”, ha aggiunto il tycoon, al termine di una giornata in cui il premier Viktor Orban aveva provato a mostrarsi positivo indicando che “i preparativi per il vertice di pace continuano” seppure “la data sia ancora incerta”. Nella stessa direzione anche le parole del viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov: “Non vedo ostacoli significativi. La questione è come concretizzare i parametri delineati dal presidente ad Anchorage. Ed è un processo difficile”. Da una parte, Usa e Ucraina vogliono un cessate il fuoco immediato sulla linea del fronte attuale per avviare le trattative di pace. Dall’altra, Mosca giudica come inaccettabile la proposta di congelare la guerra, insistendo sulle sue richieste di ottenere il Donbass. Da qui, lo stallo sul negoziato.
    Con queste premesse, Zelensky torna a chiedere maggiore sostegno dai partner. Dopo la Norvegia, il tour del leader di Kiev prosegue in Svezia – pronta a vendere agli ucraini 150 cacciabombardieri Gripen – prima di approdare a Bruxelles, dove parteciperà al Consiglio Europeo di domani mentre si lavora a un piano euro-ucraino di 12 punti per la pace, ed è scontro tra i Ventisette sul tema degli asset russi. Venerdì, Zelensky atterrerà invece a Londra per una riunione della Coalizione dei volenterosi. Il sostegno alla difesa resta infatti chiave per Kiev che sul terreno subisce il fuoco dei russi: due villaggi sono rivendicati dalle forze di Mosca nelle ultime 24 ore. E in una ulteriore dimostrazione di forza, Putin ha guidato “un’esercitazione delle forze nucleari strategiche con il coinvolgimento delle loro componenti terrestri, navali e aeree”.
    Manovre “programmate” da tempo, ha chiarito lo zar. Ma che inviano un chiaro messaggio sulla portata della minaccia russa in campo militare. 

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