Roma vs InterRoma-Inter 0-1
LA DIRETTA
Gasperini
LA VIGILIA
Una Roma da Champions? Da Scudetto? “Rispetto le opinioni di tutti, ma non partecipo al gioco”, dice Gian Piero Gasperini alla vigilia della sfida con l’Inter. Troppo presto, secondo il tecnico giallorosso, tracciare oggi un obiettivo di una squadra che vuole ancora migliorarsi. Non tanto sul piano dei risultati, perché fare meglio di 15 punti su 18 a disposizione non è semplice, ma sul piano delle prestazioni sì. Per questo se la gara con l’Inter avrà una valenza, allora non sarà tanto quella di delineare gli obiettivi di fine stagione, quanto di dire a che punto della crescita sia arrivata la squadra. “E’ un modo per misurarci – dice Gasp -. E la misura migliore la fai con le squadre forti. Capisci quanto puoi essere competitivo con loro o se lo sei solo per una partita”.
Dunque i 90 minuti dell’Olimpico serviranno a Dybala e compagni a legittimare ancora di più il primo posto in coabitazione con il Napoli, ma senza guardare troppo oltre. “Tutti parlano di obiettivo Champions perché porta un sacco di soldi – spiega ancora il tecnico -. Si parla più di quarto posto che di Scudetto, ma non so oggi quale sia l’obiettivo della squadra perché gli obiettivi tecnici sono diversi da quelli economici. Quelli tecnici si valutano gara per gara, stagione per stagione. Per ora siamo in una buona posizione e cerchiamo di giocarcela al meglio. Per noi è già un traguardo arrivare a giocarci la gara di domani da primi”. Gasperini, poi, non nasconde la differenza di organici tra la Roma e l’Inter, definita “tra le migliori squadre d’Europa e non solo d’Italia”. Per questo ai suoi chiede una “prestazione coraggiosa”, augurandosi che il match diventi “uno spot per il calcio italiano”. “Ma con il lavoro cercheremo di ridurre questo gap”, la promessa dell’allenatore che solo da un paio di allenamenti ha riabbracciato l’intera squadra. “Sono soddisfatto di chi è rimasto a lavorare a Trigoria, sono state due settimane buone e utili in particolare a giocatori che devono recuperare la condizione come Pellegrini e Dybala”. Proprio l’argentino dovrebbe scendere in campo titolare al fianco di Soulé e dietro Dovbyk (al momento preferito a Ferguson).
Ma Gasperini avrà a disposizione quasi tutta la rosa, fatto salvo Angelino (alle prese con una bronchite asmatica) e Bailey, fermo ai box dal suo primo allenamento a Trigoria. “Tornerà tra 1-2settimane”, la stima dell’allenatore che, come tutti, si aspettava un rientro più rapido di un calciatore ormai fuori da due mesi. “Si è rivelato più grave del previsto”, dice parlando del giamaicano che ha riportato a fine agosto una lesione miotendinea al retto femorale destro. Da qualche giorno ha ripreso ad alternare lavoro parzialmente in gruppo ad altro interamente con il resto dei compagni, ma ora servirà che ritrovi la condizione affinché possa essere utile alla causa romanista. Nel frattempo i giallorossi faranno senza, con Gasperini che continuerà ad affidarsi a un blocco di 8-9 giocatori che fin qui ha dato garanzia di rendimento. “E’ ovvio che vogliamo aumentare il numero di questo nucleo, per poter contare sempre su più calciatori, così da definire anche prima del previsto le reali ambizioni di una squadra che sogna il primo vero grande colpo di una stagione cominciata comunque nel modo giusto.
L’Inter riparte da Roma, ‘diamo continuità con grinta’
L’Inter riparte da Roma per continuare la risalita verso l’alto. E lo fa con il primo di due test nel giro di una settimana che potranno dire a che livello davvero è arrivata la squadra di Cristian Chivu: prima all’Olimpico contro i giallorossi, poi sabato prossimo al Maradona contro il Napoli campione d’Italia in carica. In mezzo, come se non bastasse, la trasferta in casa dei belgi dell’Union Saint-Gilloise, gara delicata perché i nerazzurri devono mettere fieno in cascina per proseguire la corsa verso gli ottavi in Champions League. L’obiettivo sarà di ripartire dalla convincente vittoria contro la Cremonese prima della sosta
. “Mi aspetto di ripartire da come abbiamo finito con la Cremonese. Dobbiamo dare continuità con grinta e continuare a fare passi avanti, non indietro – ha spiegato Chivu in conferenza stampa -. Siamo tutti consapevoli dell’importanza delle partite. Noi trattiamo tutte le partite come fossero finali, fa poca differenza affrontare avversari con più o meno fama. Ci interessano le nostre ambizioni e la nostra voglia di essere dominanti. Per poi rimanere aggrappati su tutti i fronti, questa squadra può arrivare in fondo ovunque perché ha qualità e valore”. Il tecnico interista intanto può sorridere, perché, al netto del problema di Matteo Darmian, i nazionali sono tornati ad Appiano Gentile senza infortuni. “Sono tornati tutti sani e senza problemi. Ovvio che hanno accumulato minuti, qualcuno ha fatto due partite da 90 ma abbiamo dato qualche giorno in più di riposo. Li abbiamo gestiti per averli al meglio per domani”, le parole di Chivu. Oltre a Darmian, sarà assente anche Marcus Thuram, che punta a recuperare per la gara contro il Napoli, mentre in porta ci sarà Yann Sommer. “Ho tre attaccanti a disposizione, sono tutti e tre bravi anche a improvvisare se ce ne fosse bisogno”, ha proseguito il tecnico. “
Chi gioca con Lautaro? E chi ha detto che giocherà Lautaro?”, ha scherzato poi ai microfoni di Sky. A giocarsi la maglia da titolare dal 1′ saranno così l’argentino, Ange-Yann Bonny e Francesco Pio Esposito. “Gioca nell’Inter e nella Nazionale, la pressione fa parte del gioco. Lui ha dimostrato che sa stare a questi livelli, non esistono regole ma non bisogna comunque dimenticarsi che è giovane, in due mesi gli è cambiata la vita ma era quello che desiderava. È salito sul palco e ora deve ballare”, le parole di Chivu.
Quella con la Roma sarà una gara particolare per il tecnico nerazzurro. Non solo perché tornerà da allenatore all’Olimpico per sfidare i giallorossi, la sua prima squadra italiana, ma anche perché dall’altra parte ci sarà anche un maestro come Gian Piero Gasperini. “Ha avuto un’esperienza breve all’Inter ma sono rimasto con una buona impressione. Ho avuto la conferma da quello che ha fatto a Bergamo, da come ha innovato. E tutti ci siamo ispirati un po’ a lui. Gode di tutta la mia stima e della mia ammirazione”, ha spiegato in conferenza stampa. “Quando è stato all’Inter purtroppo i risultati non ci sono stati ed è stato mandato via troppo presto, poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento, è diventato un modello di ispirazione per noi giovani allenatori. Da quelli più bravi bisogna sempre rubare e lui è uno di quelli veramente bravi”, ha concluso Chivu.
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