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Droghe e giovani, lo spray anti-overdose: il progetto di Villa Maraini e La Sapienza – Magazine – ANSA.it

    Mentre le droghe continuano a fare strage di giovani, c’è chi lavora giorno e notte in strada per salvare vite dalle overdosi. È la lotta impari di una miriade di associazioni e volontari in campo con poche risorse e armi spuntate, a fronte di un fenomeno crescente e allarmante. A Roma dal 1976 c’è l’esempio di Villa Maraini-Croce Rossa, centro antidroga fondato da Massimo Barra, unico nel suo genere per l’offerta di servizi integrati contro le tossicodipendenze: l’ultima frontiera è un progetto realizzato insieme all’Università La Sapienza e rivolto ai genitori con figli tossicodipendenti che rischiano di morire per overdose: un corso per l’uso in casa del naloxone, l’antagonista dell’eroina, in versione spray.

    L’Italia è impregnata di droga, ma l’opinione pubblica è schizofrenica: se ne accorge solo a fasi alterne. La circolazione delle droghe è sempre stata sottostimata perché il fenomeno non porta voti né soldi, porta disperazione; quindi un politico accorto se ne guarda bene dal metterci le mani”, dice Massimo Barra, da una vita impegnato nella lotta alle tossicodipendenze. “Ci sono 90mila persone che in Italia sopravvivono grazie al metadone che gli danno i Serd in tutto il Paese, evidentemente a monte c’è un consumo di eroina, droga che non è mai andata via dal mercato, contrariamente “alla balla che è stata raccontata negli anni”, spiega l’esperto. A Villa Maraini, che accoglie ogni giorno 700 tossicodipendenti 24 ore su 24 solo su Roma, il flusso di chi consuma eroina non si è mai interrotto.

    ‘L’Italia è impregnata di droga, l’eroina mai andata via’

    I giovani e le droghe: il crack è un’emergenza

    Altro capitolo è la normalizzazione dell’uso di sostanze. Secondo l’ultima Relazione sulle droghe il 50% dei ragazzi tra 15 e 24 anni ritiene che fare uso di sostanze non sia affatto un comportamento a rischio. Inoltre l’eroina oggi è anche più pericolosa rispetto al passato, perché si assume anche senza ‘bucarsi’, che è “un atto di estrema violenza. Oggi si fuma e si inala. Ma poi spesso, anche chi prima la fumava, finisce per bucarsi perché la via endovena è più diretta e senza sprechi”, spiega Barra.

    Il mercato si evolve in continuazione. E così il crack, che una volta bisognava prepararlo prima di consumarlo, quindi occorreva essere esperti, oggi si vende già cotto, in pasta, e si fuma direttamente con la pipetta. Vedi ragazze e ragazzi strafatti, è dilagante, il suo consumo sta esplodendo, rende dipendente dal primo tiro”, spiegano nel centro tossicodipendenze.

    Anche perché oggi le sostante stupefacenti sono reperibili ovunque, anche nel web e nel dark web, accessibili a prezzi bassi, con un click ti arrivano a casa.

    Resta poi da considerare che per i giovani e giovanissimi c’è un fenomeno da sempre immutato, quello che Barra chiama il periodo della “luna di miele” con le droghe: ti catturano, ti seducono, sembrano togliere i problemi, poi ne diventi schiavo; ma in quella fase di sballo i giovani non si rivolgono ai servizi pubblici, lo fanno dopo molti anni, quando è già tardi e il percorso di fuoriuscita più difficile.

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    Lo spray salvavita contro le overdosi da eroina e fentanyl

    A Villa Maraini la comunità terapeutica è solo una delle modalità di recupero dalle tossicodipendenze. Tra i servizi offerti ci sono anche i gruppi per le famiglie e il progetto Take R(H)OME Naloxone, in collaborazione con il Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università La Sapienza di Roma, per insegnare in particolare ai genitori di figli tossicodipendenti ad usare il naloxone in formato spray.

    Il Naloxone è a tutti gli effetti un salvavita contro le overdosi da oppioidi (per esempio fentanyl e eroina). Siccome la siringa è stata sempre un tabù, si tende a far usare in casa un sistema più facile: in caso di overdose un familiare può usare lo spray monodose sotto la narice, per bloccarne gli effetti che porterebbero in poco tempo all’arresto cardiaco e alla morte, per poi chiamare comunque un’ambulanza.

    Il Naloxone viene usato da Villa Maraini ‘on the road’ dal 1980, prima attraverso le fiale da iniettare ora lo spray viene sistematicamente offerto anche ai tossicodipendenti a rischio che si incontrano, molti lo hanno usato e tornano a riprenderlo, spiega Giancarlo Rodoquino, Responsabile dell’Unità di strada, un servizio che esiste a Villa Maraini da 33 anni, presente oggi a Termini e a Tor Bella Monica, piazza di spaccio conosciuta a livello nazionale.

       Un corso è stato effettuato anche in un bar presso la Stazione Termini di Roma, richiesto dallo stesso locale perché è frequente in zona dover intervenire in caso di overdose. Secondo i dati della Relazione al Parlamento 2024 i decessi per overdose sono stati 227, ma ovviamente solo quelli ufficiali. “Ci sono da considerare tutti i decessi che sfuggono alla casistica, morti per arresto cardiaco, ma causati da droghe. Solo a Villa Maraini abbiamo salvato 12 persone da overdose in un anno e fatta assistenza contro l’overdose per 115“.

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    Come funziona lo spray che salva dall’overdose

    Lo spettro del Fentanyl, la Spoon River americana

    Le sostanze sul mercato fanno un andamento oscillante, sia nel singolo sia nella comunità. Le due grandi regine storiche, ricorda Barra, sono eroina e cocaina: la prima è depressiva, quindi poi si passa alla seconda che è un eccitante. Quando la cocaina è scesa dai salotti buoni, molti hanno detto che l’eroina non se la faceva più nessuno. Un funerale celebrato troppo presto. È semplicemente addizionale alla cocaina”.

    Si parla molto del Fentanyl, dopo le immagini dei tossicodipendenti negli Stati Uniti ridotti a zombie per l’uso di questa sostanza. Secondo Barra, “in termini epidemiologicamente rilevanti in Italia non c’è, ma prima o poi arriva, ci dobbiamo preparare. Gli Stati Uniti hanno sottovalutato la tossicomania”.

    Che cosa è e come funziona il Fentanyl? È un oppioide sintetico molto più potente della morfina. “Ci sono poliziotti americani che sono andati in overdose solo per averlo odorato a distanza”, aggiunge Barra. “La quantità di una dose è equivalente a 100 volte una di eroina, un grammo ti manda all’altro mondo”, aveva riferito il ministro della Giustizia Carlo Nordio alla conferenza sulla relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024, parlando di una droga “che purtroppo sta entrando in Italia. La cosa ancora più allarmante – aveva aggiunto – è che rischia di entrare nelle carceri, perché entra attraverso applicazioni in cerotti che vengono anche prescritti all’interno del carcere”. Nordio ha poi anche citato “un’ulteriore droga ancora più potente, il Carfentanil”.

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    Quali droghe vanno sul mercato, ora ce lo dice l’IA

    Oltre all’eroina, le altre droghe sul mercato

    Solo a Villa Maraini arrivano 700 tossicodipendenti al giorno. In un anno le persone prese in carico sono aumentate da 1.843 a 2.145. La percentuale più alta (26%) della prima assunzione di sostante è nella fascia 15-19 anni. Nel 90% dei casi la principale sostanza di abuso è l’eroina nel 90% dei casi trattati e la secondaria è la cocaina (35%).

    Oggi dominano gli eccitanti, spiega Barra. Quindi cocaina e molto crack, prodotto degradato e a basso costo della cocaina, “la definiamo la ‘cocaina dei poveri’ o ‘da strada’, cotta, che ha un bassissimo costo e effetti dirompenti, è un eccitante come la cocaina. Come è noto, oggi domina il poliassuntore, che subisce un up and down tra eccitante e sedativo, tra cocaina ed eroina, ad esempio. Poi ci sono anfetamine e metanfetamine, droghe sintetiche, MDMA o ecstasy, chimiche e smart drug. Creare una nuova droga è facilissimo, i laboratori vengono fatti anche nelle cucine e nei sottoscala. “E poi ora ce lo dice l’Intelligenza Artificiale cosa tira sul mercato – spiega Barra -: basta spostare in una molecola un metile o un acetile da una posizione all’altra si possono avere effetti diversi”.

    Del resto, ricorda Barra, l’eroina è nata in casa Bayer nel 1899 “quando videro che l’acetilazione era una pratica facile e a buon mercato e potenziava alcuni effetti”.

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    Dalla tossicodipendenza come uscirne: Luca ora lavora per gli altri

    I dati della Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze

    La relazione 2025 al Parlamento sulle tossicodipendenze, redatta dal Dipartimento politiche contro la droga e le dipendenze su dati del 2024, segnala un lieve calo dei consumi tra i giovani, anche se la diffusione delle droghe resta “massiccia”.

    Secondo lo studio ESPAD, si stima che quasi 910mila studenti tra 15 e 19 anni, il 37% della popolazione studentesca, abbia consumato una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita, il 25% (620mila) nell’ultimo anno. La cannabis resta la sostanza più diffusa in Italia. Tuttavia la cocaina “si conferma una delle sostanze con il maggior impatto sanitario e sociale”: la percentuale dei decessi per cocaina è al massimo storico. Per la prima volta, infatti, le morti ufficiali direttamente attribuite ad overdose da cocaina/crack, accertate dalle Forze dell’Ordine, sono state 80 contro gli 81 casi di overdose da eroina/oppiacei.   

    L’analisi delle acque reflue conferma anche nel 2024 che, dopo la cannabis, la cocaina è la droga più consumata in Italia, con una stima media di 11 dosi al giorno ogni mille abitanti. Ed è la sostanza più frequentemente associata al policonsumo di droghe.

    La minaccia costante è poi rappresentata dalle nuove sostanze psicoattive, tra queste c’è la cocaina rosa: una combinazione di MDMA e ketamina. Ma a preoccupare sullo stato di salute fisica e mentale dei giovani non c’è solo la droga: continua ad aumentare il consumo di antidepressivi e psicofarmaci assunti senza prescrizione medica. Nel 2024 questa tendenza ha raggiunto il valore più alto: 510mila studenti tra 15 e 19 anni ne hanno fatto uso almeno una volta.

    Poi ci sono altre dipendenze, da alcol e da tabacco, ma anche da videogiochi, con tendenza all’isolamento da amici e vita sociale, reazioni violente e cattivo umore quando è preclusa la possibilità di giocare, ore di sonno perse. Allarmante un altro dato in crescita: 1 milione e 530mila ragazzi, circa il 62% della popolazione studentesca, afferma di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita. 

     

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