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Cremlino: ‘Sul nucleare bisogna parlare con cautela’. Trump: ‘Sanzioni se Putin non rispetta l’ultimatum. Witkoff a Mosca in settimana’ – Europa – Ansa.it

    “Mosca tratta con cautela le dichiarazioni legate alle questioni nucleari e ritiene che tutti debbano essere prudenti su questo tema”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, in merito all’annuncio del presidente Usa Donald Trump sull’invio di due sottomarini nucleari in aree “più vicine” alla Russia. I contatti della leadership russa con l’inviato speciale americano Steve Witkoff sono sempre “importanti, significativi e molto utili”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha annunciato che Witkoff dovrebbe essere a Mosca mercoledì o giovedì. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

    L’esercito russo ha attaccato questa mattina la regione di Khmelnytskyi, nell’Ucraina occidentale, con missili ipersonici Kinzhal: lo ha annunciato su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Sergiy Tyurin, come riporta Ukrinform. “Il nemico ha appena attaccato la zona. Non sono stati segnalati feriti o morti”, ha scritto Tyurin L’allarme aereo in Ucraina è stato revocato alle 9:38 ora locale (le 8:38 in Italia) ed è durato circa 40 minuti: lo riporta Ukrainska Pravda. L’allarme era scattato su tutto il territorio in seguito al decollo in Russia di un caccia MiG-31K e successivamente l’Aeronautica militare di Kiev aveva segnalato la presenza di missili ipersonici nello spazio aereo del Paese.

    È stato intanto revocato l’allarme aereo scattato su tutto il territorio ucraino in seguito al decollo in Russia di un caccia MiG-31K.

    E’ ancora guerra di droni, nella notte, tra Ucraina e Russia, mentre Zelensky chiama a un nuovo incontro con Mosca a Istanbul.

    Treni fermi questa mattina alla stazione russa di Volgograd, colpita nella notte da un attacco ucraino con droni. Lo riferisce la Tass.
        “Le difese aeree hanno respinto un massiccio attacco di droni nella regione meridionale russa di Volgograd”, ha dichiarato il governatore Andrey Bocharov citato dall’agenzia di Stato. “Non ci sono state vittime”.
        Alcuni droni sono caduti nei campi, provocando qualche fuoco di sterpaglia, ma un incendio di maggiori proporzioni si è sviluppato alla stazione ferroviaria di Archeda, nella città di Frolovo. Le finestre degli edifici residenziali vicini sono andate in frantumi, ma l’infrastruttura passeggeri della stazione è rimasta intatta, afferma la Tass. La caduta di detriti di droni ha causato ritardi e cancellazioni dei treni nella regione. La direzione regionale delle Ferrovie Russe fanno sapere che si sta facendo tutto il possibile per ripristinare il traffico ferroviario il prima possibile.
        Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte 61 droni ucraini su diverse regioni russe, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa russo in una nota citata dalla Tass. “Le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 61 droni ucraini tra le 23:00 (le 22 in Italia) del 3 agosto e le 5:20 del 4 agosto . Diciotto droni sono stati abbattuti sul Mar Nero, 12 sulla regione di Voronezh, 11 sulla Crimea, otto sulla regione di Belgorod, sei sulla regione di Volgograd, due sulla regione di Bryansk, altri due sulla regione di Rostov, uno sulla regione di Mosca e uno ancora sulla regione di Ryazan”, si legge nella nota.
        Respinto anche un attacco di droni nella regione meridionale di Rostov. Non si ha notizia 

    Cremlino, non ancora fatto lavoro per vertice Putin-Zelensky

    Un incontro al vertice tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky non è al momento possibile perché “non è ancora stato fatto” il “lavoro preparatorio” necessario. Lo ha ribadito oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Vorrei ricordarvi – ha sottolineato il portavoce di Putin, citato dalla Tass – che il presidente non esclude di tenere un tale incontro dopo che il necessario lavoro preparatorio sarà stato fatto a livello di esperti e le distanze saranno state accorciate”.

    Trump: ‘Witkoff a Mosca in settimana’, e ribadisce: ‘Sanzioni se la Russia non rispetta l’ultimatum’

    L’inviato Usa Steve Witkoff sarà a Mosca a metà settimana, mercoledì o giovedì: lo ha detto Donald Trump ai reporter prima di partire dal suo resort a Bedminster per la Casa Bianca.

    Se arriva la scadenza e la Russia non accetta il cessate il fuoco, ha detto, “ci saranno sanzioni”. “Ma sembrano essere piuttosto bravi a evitarle. Sapete, sono tipi astuti, e sono piuttosto bravi a evitare le sanzioni, quindi vedremo cosa succederà”, ha aggiunto.

    Ambasciatore russo, ‘dell’Italia non dobbiamo fidarci’

    Due nuovi virus hanno penetrato le élite italiane al posto del Covid: la russofobia e l’ucrofilia, che acquisiscono forme particolarmente aggressive”. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, in un’intervista al quotidiano Izvestia, aggiungendo che la Russia “non deve fidarsi affatto degli interlocutori ufficiali italiani”.

    “In generale – ha afferma Paramonov – la leadership italiana rimane ermeticamente chiusa a contatti ufficiali con la parte russa a tutti i livelli” e i dirigenti italiani “non si stancano mai di ripetere parole come un mantra sulla lealtà alla Nato e sulla disponibilità a mettere in atto tutto ciò che viene da questa organizzazione aggressiva e distruttiva”. Ciò comprende anche l’aumento delle spese militari fino al 5% del Pil, che “per l’Italia significa una vera catastrofe economica”. “Le autorità – continua l’ambasciatore – non smettono di ripetere che questo deve essere fatto per essere pronti a respingere un’invasione russa”, ma “questa è una mera menzogna”. “Dalle autorità italiane – prosegue Paramonov – “sentiamo costantemente dichiarazioni rassicuranti che l’Italia non è in stato di guerra con la Russia, che non manderà personale militare sul territorio dell’Ucraina nelle zone di combattimento, e non permette alle autorità ucraine di utilizzare gli armamenti forniti per colpire in profondità la Federazione Russa”. Ma in realtà Mosca non può fidarsi troppo di questo perché da molti anni “i Paesi dell’Occidente collettivo, compresa l’Italia, hanno cercato di presentare la loro posizione e azioni in una luce migliore e più amichevole rispetto a quello che erano veramente”. Per questo, conclude il diplomatico, “ora non dobbiamo affatto fidarci dei nostri interlocutori ufficiali italiani”.

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